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Serie B: il Padova risorge a Sassuolo

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Si ferma a dieci la striscia di gare utili del Sassuolo: i neroverdi cadono in casa contro il Padova due mesi e mezzo dopo lo stop imposto sempre al Braglia dal Bari. Un brutto passo indietro per Pea non solo dal punto di vista della classifica, vista la nuova fuga del Torino ed il riavvicinamen...

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Si ferma a dieci la striscia di gare utili del Sassuolo: i neroverdi cadono in casa contro il Padova due mesi e mezzo dopo lo stop imposto sempre al Braglia dal Bari. Un brutto passo indietro per Pea non solo dal punto di vista della classifica, vista la nuova fuga del Torino ed il riavvicinamento del Verona oltre che dello stesso Padova, quanto da quello del gioco: ma si tratta forse di una parabola inevitabile, che arriva al culmine di un periodo poco brillante degli emiliani. Così tre settimane dopo aver esaltato la solidità della squadra nello 0-0 contro il Toro, il Sassuolo mostra l’altra faccia della medaglia del nuovo 3-5-2 voluto da Pea: tanto gioco a centrocampo ma attaccanti troppo isolati se i due terzini non riescono a spingere con continuità.

Preoccupa infatti la mancanza di idee e di azioni pericolose dopo il gol-partita firmato da Osuji al 6’ della ripresa: l’ex varesino riceve da Italiano e, poco dentro l’area sulla destra, lascia partire un diagonale imprendibile per Pomini. Da quel momento il Sassuolo attaccherà ma senza mai concludere in porta, eccetto un tiro alto di Cofie: tanta lentezza e tanti errori di passaggio nonostante il ritorno al 3-4-3. Dall’altra parte occorre registrare la resurrezione del Padova: e se nelle settimane precedenti si era insistito nel sottolineare le colpe di Dal Canto, ora va detto che c’è tanto dell’allenatore in questo ritorno alla vittoria in trasferta atteso da quasi due mesi (1° ottobre ad Empoli). Pur non abbandonando il 4-3-3, infatti, i biancoscudati sono tornati solidi ed autoritari come ai bei tempi: merito proprio di Osuji, “finto” attaccante di destra in quello che a tratti è sembrato un 4-2-3-1.

Tanto possesso palla per il Padova, capace di non perdere mai il controllo del centrocampo ma anche di non fornire punti di riferimento in avanti grazie al continuo movimento tanto di Ruopolo che di Hallenius, schierato a sorpresa al centro dell’attacco al posto di Cacia ed autore di una prestazione generosa benché non premiata dal gol, nonostante l’occasionissima nel primo tempo sventata da Pomini. Gerarchie ristabilite, quindi? E’ ancora presto per dirlo, ma il Padova si è svegliato appena in tempo: sabato all’Euganeo arriva il Torino. Ed il risultato finale non è affatto scontato…

Sassuolo-Padova 0-1

Marcatore: 52’ Osuji

Sassuolo: Pomini; Marzoratti, Piccioni, Terranova; Laverone, Magnanelli, Cofie, T. Bianchi (62’ Boakye), Longhi (46’ Consolini); E. Marchi (81’ Bruno), G. Sansone. (Bassi, P. Bianco, Cappelletti, Falcinelli). All.: F. Pea.

Padova: Perin; Legati, Schiavi, Trevisan, Renzetti; Jidayi, Italiano (72’ Milanetto), Marcolini; Osuji (83’ Franco), Hallenius (80’ Cacia), Ruopolo. (Cano, Drame, Lazarevic, Jelenic). All.: A. Dal Canto.

Arbitro: Ciampi (Roma)

Ammoniti: Longhi, Schiavi, Jidayi, Boakye, Marzoratti.

Espulso: Marzoratti al 90’ per doppia ammonizione.