> > Nazionale, Florenzi assicura: "è sempre il solito Conte"

Nazionale, Florenzi assicura: "è sempre il solito Conte"

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Se c'era il timore che l'ufficializzazione dell'addio di Antonio Conte alla Nazionale subito dopo l'Europeo potesse turbare il gruppo azzurro, ci ha pensato Alessandro Florenzi a tranquillizzare tutti, assicurando che "il mister è carico come sempre e ha tanta voglia di fare bene, come del resto no...

Se c’era il timore che l’ufficializzazione dell’addio di Antonio Conte alla Nazionale subito dopo l’Europeo potesse turbare il gruppo azzurro, ci ha pensato Alessandro Florenzi a tranquillizzare tutti, assicurando che “il mister è carico come sempre e ha tanta voglia di fare bene, come del resto noi giocatori. Non è cambiato nulla, siamo tutti uniti verso un solo obiettivo: fare un grande Europeo e rappresentare al meglio l’Italia. È una grande avventura per lui e, soprattutto per noi, e il nostro obiettivo è quello di mettere in difficoltà chiunque ci affronterà. In effetti, se Conte fosse stato diverso, ovvero meno concentrato sugli Azzurri e invece più interessato ai Blues (intesi come Chelsea), probabilmente Florenzi e compagni si sarebbero risparmiati le doppie sedute di allenamento dei giorni passati, con annessa lezione video sul gioco della Spagna, prossima avversaria nell’amichevole di Udine.

“Ci avrebbe detto ‘andate in campo per divertirvi’ – conferma infatti il giocatore della Roma – invece ci ha fatto lavorare come sempre, spiegandoci come affrontare la Spagna”. Parlando ai giornalisti il giorno del raduno a Coverciano, Conte aveva paragonato la Nazionale ad un garage (“avrei fatto fatica a stare altri due anni in un garage dove senti il profumo delle gomme e dei motori, ma non quello dell’erba e del campo”), sollevando qualche critica per lo strano accostamento. “Le sue parole non mi hanno affatto stupito – spiega invece Florenzi – perchè, facendo i debiti scongiuri, è come se io mi infortunassi e dovessi stare fermo 4 mesi: dopo un mese non ce la farei più e avrei una voglia tremenda di tornare agiocare. Credo che il mister si sia sentito così, perchè lui è un uomo di campo, che ha bisogno di vedere i suoi ragazzi ogni giorno”. In altre parole, c’è chi nasce ct e riesce a calarsi perfettamente nel ruolo e chi, invece, respira calcio al punto che se non ha il contatto quotidiano col gruppo, finisce per sentirsi come un’auto mollata per troppo tempo in garage. Conte l’ha capito e ha deciso di riaccendere il motore prima che si scaricasse tutta la batteria, anche se dovrà ricordarsi che in Inghilterra si guida dalla parte sbagliata.