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Genoa: esonerato Malesani. Arriva Pasquale Marino

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In principio fu Zeman, che fu esonerato dal Lecce con un freddo comunicato all’antivigilia del Natale 2006. L’anno dopo toccò a Beppe Materazzi che proprio dopo un pesante rovescio in un derby dovette lasciare Bari per fare posto ad un certo Antonio Conte. La storia del calcio è piena di e...

Marino

In principio fu Zeman, che fu esonerato dal Lecce con un freddo comunicato all’antivigilia del Natale 2006. L’anno dopo toccò a Beppe Materazzi che proprio dopo un pesante rovescio in un derby dovette lasciare Bari per fare posto ad un certo Antonio Conte. La storia del calcio è piena di esoneri sanciti proprio a cavallo delle Feste: un modo per permettere agli allenatori subentranti di avere un po’ di tempo a disposizione per lavorare sul gruppo ma l’altra faccia della medaglia è regalare un Natale amaro a chi deve farsi da parte. Se poi l’interessato non si aspetta di essere disarcionato la situazione si fa ancora più delicata. E’ il caso di Alberto Malesani che meno di dodici ore dopo il tracollo di Napoli è stato esonerato dal presidente Preziosi per quello che è stato il decimo esonero della stagione in Serie A: “Mi dispiace ma non potevo continuare così: non avevo alternative”.

Al suo posto arriva Pasquale Marino che ha firmato un contratto fino al giugno 2013 e che torna in panchina otto mesi dopo il bruciante esonero subito a Parma. “Sono felicissimo” ha dichiarato il tecnico di Marsala. “E’ davvero un bel regalo di Natale: l’entusiasmo di Preziosi mi ha conquistato subito”. Marino verrà presentato giovedì 29 alla ripresa degli allenamenti. Queste invece le parole di Preziosi: “Con tutti gli alibi possibili ciò cui ho assistito a Napoli non ha giustificazioni: poteva andarci molto peggio, per fortuna il Napoli si è fermato. Stimo Malesani come uomo e come tecnico ma forse non era la scelta migliore per noi. Marino? Era il meglio possibile vista la rosa a disposizione”. Una frase significativa, quest’ultima: il Genoa infatti ha sempre praticato in questi anni un calcio offensivo, proprio come nella mentalità di Marino, il contrario dei cinque difensori visti troppo spesso nell’ultima gestione.

La sensazione che Malesani ballasse sul Titanic era forte da tempo: l’ex allenatore del Bologna ha minimizzato le ultime brutte prestazioni, appigliandosi alle sofferte vittorie casalinghe che lo hanno tenuto in sella. Ma a dispetto di una classifica accettabile, soprattutto alla luce di un mercato estivo a dir poco deludente, la squadra non ha mai mostrato gioco, eccetto qualche sprazzo come in casa della Juventus. Ma la totale rinuncia a giocare contro tutte le altre grandi è stata davvero brutta da vedere: squadra solo difensiva senza essere capace di farlo, e fase offensiva improvvisata e sulle spalle di un solo attaccante. Nel ventre del San Paolo, mercoledì sera, Malesani sembrava tranquillo. Ora le sue certezze gli serviranno solo per sentirsi in pace con la propria coscienza. Per Marino invece l’avventura comincia bene, almeno dal punto di vista storico”: il debutto avverrà infatti l’8 gennaio a Cagliari, laddove vinse la sua prima partita da allenatore di Serie A con il Catania nel settembre 2006.