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Champions League 2016: Simeone "Non cerco vendette"

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Finale di Champions League 2016: parla l'allenatore dell'Atletico Madrid Le parole della conferenza stampa prepartita di Diego Simeone "MANCA SOLO IL REAL" - Nella conferenza stampa prepartita prima dell'atto finale della Champions League, Diego Simeone tenta di stemperare i toni con un inizio di...

Finale di Champions League 2016: parla l’allenatore dell’Atletico Madrid

Le parole della conferenza stampa prepartita di Diego Simeone

“MANCA SOLO IL REAL” – Nella conferenza stampa prepartita prima dell’atto finale della Champions League, Diego Simeone tenta di stemperare i toni con un inizio di intervista “filologico”: «Non mi piace la parola “vendetta”, preferisco la parola “opportunità”: la prima ha un senso negativo, la seconda ha un senso positivo, e io non voglio dare sentimenti negativi ai miei ragazzi. Inoltre la parola vendetta rimanda a una sconfitta mentre noi vogliamo mostrare ottimismo e fiducia. E’ di questo che hanno soprattutto bisogno i miei ragazzi. Ho tra le mani una squadra più giovane di quella due due anni da e questo è un bene perchè, comunque andrà, sarà una vittoria. Molti dei ragazzi vivranno tutto per la prima volta e per loro sarà una grande occasione per maturare anche in caso di sconfitta.»

IL PERCORSO – “Siamo arrivati qui battendo due delle squadre più forti del mondo, Barcellona e Bayern Monaco, ora ci manca solo la terza. Con il Real Madrid l’impresa sarà completa, ma la partita è tutt’altro che facile: il Real è diverso da Barcellona e Bayern. E’ molto forte in difesa, e Casemiro ha aggiunto equilibrio a una squadra con una notevole forza di fuoco. Saremo pronti e cercheremo di affrontare la partita a modo nostro. Noi non smettiamo di affinare il nostro tipo di gioco, sono ormai 4 anni che ci lavoriamo e per mantenere l’intensità di quello che voi chiamate “cholismo” ci sono allenatori che diventano pazzi. Il segreto è che chi viene qui sa già cosa deve fare, impegnarsi tantissimo e avere spirito di squadra, fondamentale per lavorare con i compagni. Così, anche se dobbiamo dare tanti cambi ad ogni sessione di mercato, non snaturiamo il gioco della squadra.”