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Calcioscommesse: Doni collabora. Concessi gli arresti domiciliari

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Natale a casa per Doni. Questa la notizia del giorno proveniente da Cremona dove il pm Francesco Di Martino ha disposto la concessione degli arresti domiciliari all’ex capitano dell’Atalanta ma anche a Filippo Carobbio, Nicola Santoni ed Antonio Benfenati. Nulla da fare invece per Gigi Sarto...

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Natale a casa per Doni. Questa la notizia del giorno proveniente da Cremona dove il pm Francesco Di Martino ha disposto la concessione degli arresti domiciliari all’ex capitano dell’Atalanta ma anche a Filippo Carobbio, Nicola Santoni ed Antonio Benfenati. Nulla da fare invece per Gigi Sartor e Carlo Gervasoni: il primo non ha risposto all’interrogatorio, il secondo invece rimane in carcere a disposizione dei magistrati che dovrebbero interrogarlo nuovamente martedì 27. La decisione appare la conseguenza della collaborazione che Doni ha fornito durante l’atteso interrogatorio avvenuto venerdì. Dopo tre giorni infernali passati in una cella del carcere di Cremona Doni ha infatti deciso di cambiare strategia: niente più testa alta ma solo la volontà di uscire al più presto dall’incubo. Il faccia a faccia con il Gip, preceduto da un lungo colloquio con il proprio legale Salvatore Pino, è cominciato intorno alle 17 ed è durato circa un’ora e trenta: all’interrogatorio ha assistito, contrariamente alle aspettative, anche lo stesso Di Martino.

Al termine Doni è stato ricondotto in carcere dove poco dopo è stato raggiunto dall’inattesa notizia degli arresti domiciliari che gli permetteranno di trascorrere il Natale con la piccola Giulia, 8 anni, la figlia cui Doni non ha smesso di pensare un attimo nelle dure notti del carcere. Il verbale dell’interrogatorio è ovviamente secretato ma l’avvocato Pino ha fatto sapere che il suo assistito ha ammesso le proprie responsabilità in merito alla partita contro il Piacenza ed in parte anche a quella contro l’Ascoli sostenendo però di aver agito sempre a titolo personale e quindi tenendo fuori dai suoi discorsi l’Atalanta. Doni ha inoltre affermato di non conoscere esponenti degli “zingari”.

Fa comunque un certo effetto notare le dichiarazioni agli antipodi di Salvini e dell’avvocato. Se infatti il primo si è dichiarato “soddisfatto della prima tranche di interrogatori: abbiamo avuto conferma di quasi tutti gli episodi contenuti nelle ordinanze di custodia cautelaare”, Pino è parso rinfrancato definendo la posizione del suo assistito “decisamente alleggerita”. Chissà dove sta la verità, anche se certe intercettazioni sembrano inequivocabili. Tra i cinque calciatori o ex finiti in carcere lunedì quindi il solo Sartor si è avvalso della facoltà di non rispondere, mossa suggeritagli dall’avvocato parso risentito per l’arresto dell’ex difensore di Juventus, Inter e Parma arrivato dopo che per sei mesi non erano giunte altre segnalazioni dalla Procura. Tutti gli altri, seppur in misura diversa, si sono lasciati andare facendo crollare i castelli di carta eretti durante il processo sportivo di agosto. Ora è tempo di una pausa natalizia anche per gli inquirenti: gli interrogatori riprenderanno davanti al pm Di Martino solo a partire da martedì 27.