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Barcellona-Milan 3-1: le pagelle

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Barcellona: Victor Valdes sv: non effettua una sola parata, s'inchina senza colpe a Nocerino. Piquè 6: ancora a disagio su Ibra, è l'unico del reparto ad andare in affanno. Ma non sta bene, ed esce nel finale: semifinale a rischio? (Adriano 5.5: incredibile come sciupa il pallone del 4-1...

Fabregas

Barcellona:

Victor Valdes sv: non effettua una sola parata, s’inchina senza colpe a Nocerino.

Piquè 6: ancora a disagio su Ibra, è l’unico del reparto ad andare in affanno. Ma non sta bene, ed esce nel finale: semifinale a rischio? (Adriano 5.5: incredibile come sciupa il pallone del 4-1).

Mascherano 6.5: sarà anche un difensore per caso e per necessità ma non sbaglia mai un intervento, è perfetto negli anticipi su Ibra e legge alla perfezione dove finirà il pallone.

Puyol 6: da terzo di difesa limita il raggio d’azione rispetto all’andata ed infatti soffre pochissimo, ma si fa tagliare fuori sul gol di Nocerino.

Dani Alves 7: altro giocatore trasformato rispetto all’andata. Grazie al nuovo modulo ma pure ad una maggiore intraprendenza: fa l’attaccante aggiunto e ripiega alla velocità della luce, tratta la palla come un attaccante e ringhia come un mediano. Nella ripresa torna a fare il terzino.

Busquets 6: si conferma il più “pressabile” dei suoi, peccato che non tutti i milanisti se ne accorgano in tempo.

Xavi 6.5: si vede che non è al meglio, la corsa, che peraltro non è mai stato il suo forte, è limitata. Ma il rendimento non ne risente: orchestra il possesso palla e va pure a pressare gli avversari fin che ne ha, e fin che serve. (Thiago Alcantara 5.5: l’oriundo (è nato in provincia di Brindisi) figli di Mazinho entra di fatto a gara chiusa ma pecca di presunzione tra colpi di tacco ed un clamoroso gol sbagliato).

Iniesta 7: più nel match rispetto all’andata, nel primo tempo si scambia la posizione con Cuenca e crea scompiglio a sinistra. Nella ripresa torna a fare l’esterno d’attacco e chiude i conti in avvio con un gol dei suoi, per poi continuare a lottare e correre fino al termine.

Fabregas 7: è lui l’arma tattica di Guardiola. Agendo da finto centravanti impegna due centrali ed Ambrosini prendendosi le loro botte ed aprendo i varchi per Messi. (Keita: sv).

Messi 7: entra subito in partita, e non ne esce più. Paradossalmente entra nel tabellino marcatori solo su calcio di rigore ma crea almeno tre opportunità solo nella prima mezz’ora con il suo movimento instancabile ed imprevedibile che, grazie al lavoro sporco di Fabregas, gli consentono le amate penetrazioni centrali.

Cuenca 6.5: il canterano è la sorpresa della serata ma non si emoziona. Nessun guizzo, poche cose ma semplici: punta l’uomo ed allarga il gioco a sinistra, come richiesto da Guardiola. Nel secondo tempo fa l’esterno destro d’attacco.

Guardiola 7: non è dato sapere se la preoccupazione della vigilia fosse un pò teatrale ma è lecito immaginare di sì. La partita gli offre meno problemi di quanti ne avesse previste, ma ci mette del proprio. Dalla posizione di Fabregas alla difesa a tre. Gioca a fare l’umile, ma come farà a non vincere l’ennesima Champions?

Milan:

Abbiati 6: si arrende ai rigori e ad un gol imparabile, limita il passivo nel finale pur senza miracoli.

Abate 5.5: Iniesta e Cuenca sono pericolosi ma lui non sbaglia un intervento. E’ però fuori posizione sul contropiede che origina il primo gol, e si fa sorprendere dal taglio di Iniesta nel terzo.

Nesta 5: chissà se è stata la sua ultima grande partita internazionale. Anche se fosse esce a testa alta: soffre di più rispetto all’andata ma non affonda neppure di fronte a Messi. Ingenua però quella trattenuta, per uno come lui.

Mexes 5: comincia malissimo perdendo palla nell’azione del vantaggio catalano. Ha il merito di non affondare del tutto ma soffre il movimento di Fabregas e va in difficoltà appena viene puntato. Finale nervoso, e non è una novità.

Antonini 6.5: niente miracoli come all’andata, anzi è suo il fallo che origina il primo rigore. Ma è impeccabile o quasi nelle diagonali ed è attento in fascia, compito non facile visto che il Barça ha attaccato molto di più sulle fasce.

Nocerino 5.5: il gol, che resta una soddisfazione, gli vale un voto perchè la sua serata è comunque difficile. Troppo schiacciato davanti alla difesa, sbaglia anche i passaggi più semplici.

Ambrosini 6.5: non è devastante come all’andata, anche perchè questa volta deve controllarne due. Non solo l’imprevedibilità di Messi ma pure i movimenti di Fabregas. E’ proprio l’ex Arsenal a metterlo in difficoltà costringendolo a tanti falli, ma è l’ultimo ad arrendersi e va in pressione fino alla fine.

Seedorf 5: doveva essere lui ad azionare gli attacchi della squadra, invece è troppo timido e si fa spazzare via dalla catena di destra del Barça. (Aquilani 6: entra a frittata fatta, si rende utile per evitare il naufragio).

Boateng 5.5: buoni i tempi di inserimento per tutto il primo tempo, peccato che osi troppo poco. (Pato sv: che dire? Corre e lotta, sembra recuperato. Ma si riferma al primo dolorino: problema psicologico o vera fragilità muscolare? Lopez: sv).

Ibrahimovic 5.5: non è avulso dal gioco come all’andata, è bravo nell’appoggiare l’azione e prova a far salire la squadra. Serve l’assist a Nocerino ma è inevitabile chiedergli qualcosa di più. E nel finale si arrende.

Robinho 5.5: d’accordo che la squadra non sale mai per tutto il primo tempo, e che è lui ad inventare l’azione del pareggio ma per il resto non aiuta nè lotta. Non pervenuto.

Allegri 6: ora tutti a dire che ha sbagliato le sostituzioni, che non doveva rischiare Pato e che è stato troppo timido. Delle tre, è buona solo l’ultima: la squadra doveva essere più alta ma tra il dire ed il fare c’è stato di mezzo il Barcellona. Comunque il Milan produce troppo poco, pur essendo punito dalle ingenuità dei propri difensori.

Arbitro:
Kuipers 5.5: presi uno per uno, gli episodi potrebbero anche dargli ragione. Chiaro il primo rigore, giusto fermare Robinho per il fallo di mano. I dubbi sono sul secondo rigore, quando ignora il blocco di Puyol su Nesta, ma soprattutto su altri piccoli episodi. Soffre di un leggero ed inconscio senso casalingo.